 |
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
| Quest’anno il tema trattato riguarda la città di Damasco e la sua storia: << A Damasco Capitale della Siria nel 1516 durante il califfato Omayyade Re Zulevà dopo diversi viaggi in Cina si innamora di alcuni pregiatissimi tessuti. In una importantissima spedizione concernente la 13° luna blù, il Re invia suo figlio il principe Ansàn presso il mandarino Cinese per contrattare uno scambio, il quale consisteva nell’importazione di pregiatissime sete. Una volta ricevute le stoffe vennero rielaborate, sapientemente filate con il cotone e intrecciate a fili dorati creando motivi decorativi floreali detti “Jaquard” dedicate alle proprie figlie (fiori imperiali) nacquero così i Damascati. Tessuti pregiati che prendono il nome dalla stessa Città di Damasco. Per questo lieto evento a “Palazzo Azem” si tengono festeggiamenti per 7 notti e 7 giorni >>. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
| "Horus" (Vincenzo Di Falco) in Il principe Hansàn |
|
|
|
|
|
|
|
|
| Testata giornalistica "Libertà Sicilia" Siracusa 09/07/09 |
|
 |
| “SINERGIA” al Circolo Diurno
presenta DAMASCO.
A Priolo Gargallo il 6 Luglio alle ore 21:00 è andata in scena la compagnia di balletto “Le figlie di Horus” del Classical Ballet “Sinergia” di Vincenzo Di Falco e Vincenzo Blasi. Si sono esibiti per l’ennesimo incontro annuale nell’evento serata danzante al Circolo Diurno. Lo spettacolo breve ma intenso di contenuti è stato magnifico e di sublime raffinatezza, dove la danza del ventre così particolare e sinuosa ne è stata l’indiscussa protagonista… Quest’anno il tema trattato riguarda la città di Damasco e la sua storia: << A Damasco Capitale della Siria nel 1516 durante il califfato Omayyade Re Zulevà dopo diversi viaggi in Cina si innamora di alcuni pregiatissimi tessuti. In una importantissima spedizione concernente la 13° luna blù, il Re invia suo figlio il principe Ansàn presso il mandarino Cinese per contrattare uno scambio, il quale consisteva nell’importazione di pregiatissime sete. Una volta ricevute le stoffe vennero rielaborate, sapientemente filate con il cotone e intrecciate a fili dorati creando motivi decorativi floreali detti “Jaquard” dedicate alle proprie figlie (fiori imperiali) nacquero così i Damascati. Tessuti pregiati che prendono il nome dalla stessa Città di Damasco. Per questo lieto evento a “Palazzo Azem” si tengono festeggiamenti per 7 notti e 7 giorni >>. Ancora una volta Vincenzo Di Falco Direttore Coreografo e Danzatore ci racconta e narra attraverso il gesto ed il movimento della danza del Ventre questa meravigliosa favola scritta coreografata e diretta da lui stesso. Lo spettacolo è stato coreograficamente impegnativo, è di notevole suggestione grazie alle magiche atmosfere create dalle odalische che hanno danzato a luci soffuse rischiarando la scena con delicate fiammelle. Ma la magia più intensa è stata data dalla danza dei “veli” e dalla chimica sincronicità delle piccole ancelle. Grazie ancora una volta al noto Costumista di chiara fama Vincenzo Blasi che ha creato una coloristica sovrapposizione di tessuti damascati che hanno messo in risalto le grazie e le morbidezze delle danzatrici che sono: Giorgia Arsì, Carmela Bonadonna, Michela Caccamo, Marina Di Martile, Martina Faraci, Fernanda Materazzo, Daniela Rodà e Carola Ruggeri. A mostrarci e a parlarci di questa meravigliosa danza, è Vincenzo Di Falco uno dei pochissimi Danzatori principali Italiani che pioniere di tale cultura ne ha abbracciato ormai da tempo con passione e dedizione il genere. Rinomato per il suo talento, la scioltezza, e il suo particolare stile di ballo, questo danzatore ci ha mostrato nella sua performance, un grinta eccezionale unita ad eleganza e forza con una grande maestria nel saper padroneggiare l’uso di una kefiah inperiale lunga un metro e mezzo regalandoci così voluttuose ed incredibili piroette. Detentore di questa sublime arte; Vincenzo Di Falco Tersicoreo Lirico e direttore della scuola di ballo “SINERGIA” ci dice: <<Vorrei dire che la Danza del Ventre non è principalmente appannaggio femminile, o di una stretta minoranza…ma una danza che trasmette bellezza forza agilità passione e grazia. Quindi a chiunque abbi un pizzico di coraggio in più…consiglio vivamente di regalarsi l’esperienza e provare questa danza stupenda vivendo semplicemente la propria vita…portando alla luce i propri doni ed ascoltando il proprio sentire. Mi rivolgo a tutte quelle donne ma sopratutto a tutti gli “Uomini” come me, di tentare almeno una volta nella vita, il gusto di indossare una cintura a sonagli e avere il coraggio di provare…un pò per puro divertimento, un pò per sana curiosità…e poi chissà…quale magica alchimia la musica e “Dea Tersicore” avranno su di voi…può anche essere che vi sorprenda scoprirvi abili ed esperti danzatori…Sentire il proprio corpo muoversi al ritmo frenetico delle percussioni, volteggiare, scoprire il movimento dell’infinito che si insinua nei vostri fianchi è qualcosa di meraviglioso e di esaltante… Ci sono donne che durante la danza non si muovono dal posto in cui si trovano, però hanno in corpo il fuoco del ritmo, volano, e sono in un altro mondo... Questa è la magia che prende possesso dei loro corpi con il ritmo della musica. Vale la pena provare, “Carpe diem” ! |
|
|
|  |
| Corpo di ballo "Le Figlie di Horus" |
|
|
|
|
| Testata giornalistica "Libertà Sicilia" Siracusa 24/07/09 |
|
|
| Grazie all’enorme successo e ai favorevoli consensi la compagnia di balletto “Le Figlie di Horus”, del classical ballet “Sinergia” diretta da Vincenzo Di Falco e Vincenzo Blasi sai è nuovamente esibita come ospite d’onore alla serata danzante al Circolo Diurno di Priolo Gargallo che si è tenuta mercoledì 22 luglio 2009 alle ore 20:30. Il lieto evento è organizzato dal A.S.D. Circolo Agorà di Carmela Bonadonna. Il tutto presenterà un amalgama di danze caraibiche, latine e orientali dove mostreranno la loro arte diversi professionisti. E’ da diversi anni che le due scuole di danza collaborano in un felice connubio portandosi reciproco rispetto, scambiandosi nozioni tecniche con vicendevole stima e attenzione. Per un fine comune le due scuole seguono un ideale unico, portare ai giovanissimi e non, i valori eterni che l’amore della danza racchiude in sé. Questo momento magico e attesissimo ogni anno ci dice Vincenzo Di Falco: “è il risultato del duro lavoro che un insegnante di danza svolge meticolosamente tutto l’anno con ore e ore di estenuanti prove. Ma l’amore per la danza e la gioia dell’insegnamento ci ripaga da ogni sacrificio compiuto, perché il mestiere del danzatore professionista è di per sé magico, stupendo, ma durissimo…Tutto il corpo come uno strumento deve essere accordato e ben riscaldato. A differenza degli altri mestieri il nostro corpo è il nostro “mezzo di espressione” proprio per questo dobbiamo portare molta attenzione e cura. Seguiamo una accurata alimentazione, giornalmente esercitiamo notevoli e duri esercizi fisici per mantenere la struttura articolare e tendinea sempre flessibile, sinuosa, elastica e potente allo stesso tempo. Ma quando il sipario si apre e la musica comincia, la magia della danza pervade i nostri corpi e tutto il sudore e la fatica svaniscono, rimane l’anima del danzatore, la pura essenza, la genuina e inebriante danza. E così che grazie a queste vere emozioni e all’autenticità di ciò che ne rimane suggellato nei nostri cuori è l’appagamento dei nostri sensi dato dall’applauso che ne valorizza e corona i nostri sacrifici". |
|
|
|  |
| "IBIS" (VIncenzo Blasi) nel ruolo Re Zulevà |
|
|
|
|
| Testata giornalistica "Libertà Sicilia" Siracusa 29/07/09 |
|
|
| E’ con grande entusiasmo e successo che si conclude così questo ciclo di spettacoli al Circolo Diurno di Priolo Gargallo, dove gli spettatori erano numerosissimi, si sono esibiti giovanissimi e non più giovani a questo ultimo galà di danza, dove hanno trovato un felice sposalizio le due scuole di ballo, l’A.S.D. Circolo Agorà di Carmela Bonadonna, che ogni anno con grande cura e costanza ci regala questa bellissima serata danzante da lei organizzata, ma protagoniste indiscusse le ballerine della compagnia “Le figlie di Horus”che sono: Carmela Bonadonna, Marina Di Martile e Daniela Rodà del Classical Ballet Sinergia diretta da Vincenzo di Falco Coreografo e 1° ballerino, accanto la sua spalla Vincenzo Blasi danzatore e costumista. Ancora una volta Vincenzo Di Falco si è distinto per le inconfondibili coreografie di Raq Sharqi (danza classica egizia professionale) per lo stile pulito, tecnico, raffinato ed elegante. La serata a visto riuniti molti cultori e amanti della danza, in particolar modo le esibizioni di balli di coppia, balli di gruppo e danze caraibiche. A questa performance si aggiunge un tocco di stile dove ancora una volta gli abiti sono protagonisti indiscussi: il costumista Vincenzo Blasi ci dice: “e così che nascono le migliori idee….dalla casualità, dall’attento lavoro e della meticolosità data dalla ricerca, dallo studio e dal profondo amore e passione che ho per questa meravigliosa arte. La magia più grande nasce con l’idea trasferita su carta con morbide pennellate ad acquerello, la ricerca dei tessuti e dalle decorazioni ma l’ultimo incantesimo e dato dai costumi che si animano una volta indossati dai danzatori che creano morbide evoluzioni, grazie al loro intenso movimento e al loro prezioso sudore che ne fa prendere vita”! Una bellissima e prorompente esibizione è stata quella di Ibis (Vincenzo Blasi) nel ruolo di re Zulevà, forte, agile e grintosa data da una coreografia prettamente di stile derviscio. Eseguita con un lungo mantello bicolore ci spiega il coreografo, “simboleggia l’unione degli opposti; il blù rappresenta lo spirito, il rosso colore del sangue la carnalità della vita stessa. Essendo la danza egiziana una danza di origine prettamente spirituale, che affonda le sue radici e il suo mistero nel magico movimento del ventre”, così Vincenzo Di Falco ne sintetizza questo enigma con movimenti altamente rotanti e spiraliformi a simboleggiare l’allegoria dell’universo stesso. |
|
|
|
|
|
